L’esordio di Saturnino in tv: il bassista di Jovanotti condurrà il format dedicato alle storie dei Guerrieri Enel
Dal palcoscenico dei concerti alla scena di uno studio televisivo. A partire dal 22 novembre, il noto polistrumentista e compositore discografico marchigiano Saturnino condurrà le sei puntate del format tv dedicato alle storie dei Guerrieri Enel. Nell’arco della trasmissione, in onda in seconda serata su La7, il bassista di Jovanotti racconterà alcune fra le storie più significative che i #guerrieri di ogni giorno hanno raccontato dal 26 agosto al 14 ottobre sulla piattaforma di storytelling ideata per il concorso Enel Guerrieri.
Considerato dalla critica uno dei migliori bassisti sulla scena internazionale, Saturnino inizia a collaborare con Jovanotti nel 1991: una collaborazione dalla quale nel corso degli anni sono nati otto album e brani indimenticabili come Penso positivo, L’ombelico del mondo, Salvami e Baciami ancora. Nel 1995 esordisce come solista con l’album Testa di basso, nel quale mostra eclettismo e capacità compositive invidiabili. La voglia di sperimentare generi differenti e suonare anche strumenti diversi dal basso non lo abbandona neppure negli album da solista successivi: Zelig (1996),il live SaTOURnino (1997) e Clima (2000). Nel 1999collabora alla realizzazione della base ritmica di uno dei brani più venduti dell’ultimo decennio: Il mio nome è mai più, inciso daPiero Pelù,LigabueeJovanotti a sostegno di Emergency.
Dopo anni trascorsi fra case discografiche come produttore e palchi di teatri, auditorium e piazze di spicco sulla scena internazionale come musicista, con la conduzione di questo format tv Saturnino aggiunge un altro importante tassello alla sua variegatissima carriera professionale: tramite la formula del reportage, infatti, darà voce ai guerrieri d’Italia che ce la mettono tutta nell’affrontare a testa alta le sfide di ogni giorno. E chissà che fra la storia di una giovane in cerca di lavoro e un padre di famiglia che tenta di portare avanti il suo progetto imprenditoriale non trovi posto anche la storia di un musicista come Saturnino. Una storia come quella di “ventunonervi”, bassista del gruppo rock wave italiano “CFF e il Nomade Venerabile”.
A proposito di chi, come lui, lotta in cerca di date e gira per l’Italia per provare a vivere di musica scrive: «Tipica caratteristica del musicista è che basta un solo episodio per passare dall’esaltazione, allo sconforto più cupo, e viceversa. Quanto talento m’è passato sotto gli occhi! Il ciclo si ripete uguale: per 3/4 anni, sulle ali incoscienti dell’entusiasmo più spregiudicato, si fa a capofitto un numero spropositato di concerti, non di rado malpagati e in posti osceni. Alla fine si mettono da parte soldi appena sufficienti per registrare un disco, si fa di nuovo il tour, il mordente decresce nei gesti circolari. Questo senso di incertezza, unita alla convivenza forzata, prepara lo scontro. Lo si aspetta come la pioggia dopo che le nubi si infittiscono, scurendo il cielo, e si mischiano al suono dei tuoni tutto intorno. Eppure non si può spiegare la gioia donataci da chi, mentre ci impastiamo di polvere arrotolando i jack, ci confida il suo ritrovarsi tra le parole di un nostro testo. Nessuno ci ha regalato niente e quanto conquistato, seppur lontano anche solo dall’idea o sensazione confortante che da questo amore infinito chiamato CFF e il Nomade Venerabile si possa campare, ha un valore scintillante e sconfinato».