Cimitero Prima Porta: come avviene la tumulazione
Il Cimitero di Prima Porta (come è anche chiamato il Cimitero Flaminio) si trova nella zona nord della Capitale, fra la Flaminia e la Tiberina, vicino alla Stazione Ferroviaria di Montebello, dalla quale è facilmente raggiungibile.
Nella città di Roma, ogni salma ha diritto ad essere sepolta nel cimitero di appartenenza che viene stabilito a seconda del domicilio al momento della morte.
Tuttavia, nel caso in cui quello di diritto non abbia posti a sufficienza, il defunto viene portato al Cimitero Flaminio, il più grande d’Italia.
La struttura Flaminia
Il Cimitero di Prima Porta occupa 150 ettari ed è percorso da 70 km di strade interne. Nel rispetto delle confessioni diverse da quella cattolica, presenza zone dedicate alle diverse religioni statisticamente più presenti in territorio romani (ebraica, evangelica, islamica), ognuna delle quali ospita una chiesa di quella confessione.
All’interno dell’area Flaminia, poi, è presente un’area archeologica che ospita una Villa Romana del 25 a.C., il già Cimitero di Montebello istituito nel 1888 e il Monumento ai Partigiani Jugoslavi del 22 settembre 1978.
Numerose, poi, sono le personalità illustri qui sepolte, come Enrico Berlinguer, Gigi Sabani, Corrado.
Le pratiche della tumulazione
Una volta avvenuto il decesso e contattata l’agenzia, sarà questa ad occuparsi dell’espletamento delle pratiche burocratiche relative alla tumulazione.
Il Comune di Roma mette a disposizione dei documenti e moduli da firmare, corredati dalle informazioni relative al defunto e al responsabile – fra i familiari – della firma in questi documenti.
Nel caso in cui il defunto abbia diritto ad un posto nella tomba di famiglia, si procede per questa strada. Altrimenti, è possibile acquistare un loculo preso il Cimitero di Prima Porta. I costi della tumulazione a Roma e dei loculi sono diversi, stabiliti dal regolamento cimiteriale.
Le disposizioni riguardano anche altri aspetti dell’operazione.
La tumulazione, quindi, può avvenire nella tomba privata oppure in loculi, i quali vengono concessi – non venduti – per un periodo pari a trent’anni.
In ogni spazio, è possibile seppellire un solo feretro (fa eccezione il caso di una madre morta di parto che può riposare per sempre con il bimbo se nato, anch’egli, morto).
Alla scadenza del termine, è possibile che i parenti riacquistino allo stesso costo il posto oppure che i resti del defunto vengano riuniti in cassette ossarie e vengano conservati nelle apposite aree del cimitero (o in una sepoltura, a seconda della disponibilità della famiglia).
I singoli cittadini o le associazioni possono chiedere la concessione di un’area dei cimiteri per costruire una sepoltura. Fa eccezione il Cimitero del Verano che è chiuso a nuovi ingressi.