Inumazione, i costi e le leggi

Quanto si paga per l’inumazione a Roma? La tassa da versare al Comune capitolino per questo servizio è superiore ai 500 euro e facendo una media aritmetica di tutte i prezzi vigenti in Italia, Roma si pone in una perfetta media visto che il minimo è di 80 euro e il massimo di 1000 euro.

La storia dell’inumazione
La storia dell’inumazione risale a millenni di anni fa; sin dall’antichità i popoli erano soliti ad utilizzare questo rito funebre, che consiste nel seppellimento della salma sotto terra. In popoli come quelli asiatici invece era più utilizzata la cremazione, per via della simbologia che rivestiva questo rito funebre di un alto grado di spiritualità. Con l’arrivo della religione cristiana, che si espanse in breve tempo presso tutto l’Occidente, l’inumazione fu più utilizzata rispetto alla cremazione, una tradizione che arrivò fino ai nostri giorni, visto che attualmente per il rito crematorio le percentuali sono molto basse.

Inumazione e costi a Roma
Detto già del prezzo, a Roma è sempre l’amministrazione del Comune a scegliere il Cimitero di competenza. Si ricorda infatti che per l’inumazione sono fissate per legge i luoghi dove poter seppellire i corpi, rito che non può avvenire in qualsiasi luogo. A Roma e provincia infatti sono diversi i Cimiteri tra i quali ricade la scelta dell’amministrazione, a seconda della residenza della persona estinta. Il costo dell’inumazione, da ritenersi una tassa da versare al Comune, si andrà ad inserire nel prezzo completo per il funerale da pagare, che a seconda dei servizi richiesti può sfiorare anche i 2500 euro. Il costo medio stimato per il rito funebre è di 1900 euro circa. Il periodo di durata di questa pratica è di dieci anni (il loculo per la tumulazione dura invece trenta anni). Per questo rito funebre sono necessarie alcune carte, come il certificato sanitario dell’Asl e l’autorizzazione per il trasporto. Cremazione e tumulazione sono invece regolate da altre disposizioni legislative.