Il Gallo Nero apre le porte all’Oriente
E’ successo ad aprile 2013: un’azienda vinicola del celebre Gallo Nero è stata venduta ad un imprenditore cinese che entrerà quindi a far parte della linea produttiva del Chianti.
Una notizia importante, che apre le porte all’Oriente ed è uno nuovo stimolo all’innovazione e allo sviluppo delle aziende vinicole toscane.
Il Gallo Nero ed il Chianti Classico sono senza dubbio alcuni dei motivi per cui ogni anno tantissimi turisti provenienti da tutto il mondo si spingono in Chianti non solo per visitare meravigliosi borghi antichi, immersi fra paesaggi da cartolina, ma anche per scoprire la tradizione e il gusto di uno dei vini più rinomati d’Italia: il Chianti Classico appunto.
La parola “classico” lo distingue come il più antico di questa regione, poiché di Chianti ne esistono ben sette varietà– corrispondenti ad altrettante aree geografiche – ognuna caratterizzata da denominazione ed etichetta specifiche.
Come riconoscere il vino Chianti Classico? Date un’occhiata all’etichetta: se c’è il simbolo del Gallo Nero su sfondo oro è la bottiglia che state cercando. La scelta del gallo non è casuale, è stato riportato sull’etichetta nel lontano ‘24 a ricordo di un’antica leggenda. Nel XIII secolo Firenze e Siena erano in conflitto nel tracciare i rispettivi territori, per cui si decise di risolvere la questione facendo partire due cavalieri dalle due città al canto del gallo. Il punto d’incontro fra i cavalerizzi avrebbe segnato definitivamente il confine fra i due territori. Pare che i Fiorentini scelsero un galletto nero, lasciandolo furbamente al buio e a digiuno un paio di giorni prima della gara: fu così che quando lo liberarono il suo canto anticipò di gran lunga l’alba, permettendo al cavaliere in partenza da Firenze di galoppare più lontano. Il confine fra le due città venne tracciato a meno di 20 km da Siena.
Per informazioni sul Chianti Classico: http://www.key4chianti.com/.