Chi si occupa della cremazione a Roma

Il rito della cremazione ha una storia millenaria e nel tempo sono cambiati anche gli scopi e le funzioni relative a questa pratica. Oggi chi effettua la cremazione a Roma è l’agenzia funebre che si dedica all’intero lavoro, che comprende anche le tasse da pagare e le documentazioni da portare. La cremazione, rispetto alla tumulazione e all’inumazione, comprende delle leggi da rispettare; le normative sono state promulgate ad inizio Anni Novanta e inizio Anni Duemila (nel 2000 è stata pubblicata la legge sulla dispersione delle ceneri).

Storia della cremazione
Anticamente la cremazione aveva come scopo principale quello di purificare il corpo, immagine data dal fuoco che si alzava praticando questo rito funebre. Negli anni successivi la cremazione perse molto del suo tradizionale spirito, in presenza dell’arrivo della religione cristiana e questa pratica cambiò la propria funzione parallelamente alle grandi catastrofi continentali, come la peste che colpì l’Europa durante il Seicento e che costrinse i popoli a cremare i corpi per evitare le malattie. Oggi la cremazione è una pratica che si alterna alla tumulazione o all’inumazione.

La cremazione oggi: costi e autorizzazioni
Oggi la cremazione si può dividere in quattro tipologie: quella tradizionale (ossia quella immediata), quella postuma, quella in disinteresse e infine quella obbligata (quest’ultima è necessaria qualora intervengano motivi strettamente igienici e sanitari). I costi variano a seconda del Comune di riferimento; a Roma (costo minimo 500 euro circa), c’è da distinguere se l’urna è privata o meno e la residenza del defunto. Per chiedere la cremazione, la legge stabilisce tre condizioni: richiesta del defunto tramite testamento, adesione a una specifica Associazione, autorizzazione del Sindaco del Comune. Nel caso si sia in presenza di cittadini stranieri, è necessaria l’autorizzazione dell’autorità del Paese di residenza della persona in questione.