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Alla disperata ricerca di soluzioni per il monopolio Alitalia

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volialitaliaUn’analisi tecnica per comprendere le modalità per catturare investimenti da parte dei vettori aerei al fine di rompere in Sicilia il monopolio della compagnia di bandiera Alitalia. Questa è la proposta avanzata da Confindustria in un recente intervento. Dall’epoca in cui Wind Jet ha smesso di operare, con tutte le conseguenze che sono derivate, la Sicilia è rimasta isolata ancor di più dall’Italia.

Il Quotidiano della Sicilia constesta ormai da tempo il fatto che, per arrivare in Sicilia, i turisti sono costretti a sborsare ingenti somme di denaro. Ormai i siciliani rifiutano di tornare nella loro terra per sottrarsi dal dover spendere parte dello stipendio per le agenzie di viaggio.

Recentemente è stato reso pubblico il piano d’investimento di quattro anni da parte di Alitalia che ha intenzione di incrementare ulteriormente la sua presenza in Sicila, anche con l’ausilio del suo vettore sattellite Air One, ma senza venire incontro ai viaggiatori ossia senza rendere più accessibili le sue tariffe.

La concorrenza occupa attualmente ancora una piccola parte del mercato. Le compagnie aeree straniere operano su tratte di poca rilevanza a livello di traffico passeggeri complessivo come la Ryanair che opera a Catania, Trapani, Palermo ed a breve anche da Comiso. Poi ritroviamo Wizzair, Germanwings ed EasyJet ed il vettore italiano Blue Express. Quest’ultimo è in grado ancora di proporre una po di concorrenza, però ultimamente è stato colpito dalla crisi economica presente del nostro paese e quindi non riesce a scalfire il monopolio della compagnia di bandiera Alitalia.

Uno dei problemi maggiori riguarda il collegamento Catania Roma che, a differenza di collegamenti come il volo Milano Catania, è quello maggiormente trafficato in entrata ed uscita dalla Sicilia ed è proprio su questa tratta che Alitalia impone il suo monopolio senza lasciare alternative.

Per tale motivo Confindustria ed il presidente della Regione Sicilia hanno trattato la questione, cercando di elaborare delle eventuali soluzioni che sono legate però principalmente all’impegno di privati. Bisognerebbe stabilire le condizioni per l’esistenza di un vettore low cost capace di contrastare Alitalia ed allo stesso tempo riuscire a capire il motivo per cui attualmente tante compagnie aeree non hanno intenzione di entrare nel mercato italiano.

Tale questione rappresenta anche un dilemma nazionale poiché esistono poche compagnie interne e non economicamente stabili ed inoltre soffriamo di una fortissima concorrenza sui collegamenti internazionali. Bisognerebbe analizzare la situazione coinvolgendo tutte le parti al fine di trovare una soluzione realistica.

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