Apprendistato, sai che modifiche ci saranno?
Il Governo mette mano all’apprendistato. La grave crisi economica attuale, che sta avendo pesanti conseguenze soprattutto sull’occupazione giovanile, con dati sempre più allarmanti, ha costretto l’esecutivo ad accelerare i tempi riguardo la tematica del lavoro. Saranno modificati anche i contratti a termine per dare più opportunità ai giovani di entrare nel mondo del lavoro e avere di conseguenza più speranza per il futuro.
Apprendistato come è attualmente?
Ricapitoliamo alcuni punti fondamentali di come è strutturato ora l’apprendistato. La forma più utilizzata è il contratto professionalizzante, dedicato a ragazzi da 18 a 29 anni con durata minima di sei mesi e massima di tre anni, estendibile a cinque per lavori artigianali. Poi abbiamo il contratto per alta formazione, che ha gli stessi criteri di quello professionalizzante. Infine, il diploma professionale è riservato a ragazzi minorenni, da 15 a 17 anni. Così come era stato pensato, l’apprendistato sarebbe dovuto essere un incentivo e una forma propedeutica per portare all’assunzione definitiva in azienda. Ma così non è stato. E il governo è pronto a ridiscutere l’intera riforma Fornero.
Cosa cambierà in futuro?
Il ministro Giovannini è al lavoro per modificare l’intera tematica che va dai contratti a termine fino al contratto d’apprendistato. Finora ciò che frenava l’apprendistato era la percentuale che doveva obbligare l’azienda all’assunzione definitiva: dapprima la soglia era del 50%, poi passata al 30% mentre ora sarà ulteriormente rivista. Saranno dati maggiori incentivi per chi assumerà giovani con minore imposte da pagare. Sarà rivisto anche il periodo di formazione con la procedura che sarà più snella. Tutto ciò con lo scopo di dare più opportunità ai giovani. Perché se è vero che il futuro è dei giovani, è anche vero che per questo futuro bisogna dare le giuste possibilità a tutti. Non solo a quelli raccomandati.