Gli sbocchi lavorativi di una laurea in scienze politiche
Prendersi in giro è inutile: ci sono lauree che offrono sbocchi lavorativi immediati o quasi (come ad esempio economia o medicina) e lauree che invece rendono più difficile l’inserimento nel mondo del lavoro, sia perché sono viste meno di buon’occhio da parte delle aziende che assumono, sia perché in effetti offrono una formazione più generalista e meno “mirata”. In casi come questi occorre completare il percorso di studi con un corso di specializzazione, un master o un tirocinio formativo che insegni a fare qualcosa di concreto.
Tra le lauree che rendono più “nebuloso” il futuro vi è certamente quella in Scienze Politiche. Le materie che si studiano in questa Facoltà sono di solito un ibrido tra le materie umanistiche e le discipline giuridico-economiche. Relazioni internazionali, diritto comunitario, rudimenti di economia vanno ad affiancarsi a materie come filosofia politica, storia contemporanea e lingue straniere (in particolare l’inglese).
Ma quali sono, effettivamente, gli sbocchi lavorativi di una laurea in Scienze politiche?
Essi sono, per certi versi, quelli tipici di chi ha una laurea in Economia e Giurisprudenza, purché però si segua uno dei master per laureati in scienze politiche in grado di dare una formazione meno generalista e di affinare alcune competenze. Se si approfondiscono le conoscenze giuridiche, amministrative o economiche, si può ambire a lavorare come:
- consulente del lavoro
- giurista d’impresa
- esperto di compliance
In alternativa, se il focus del proprio percorso di laurea era quello di relazioni internazionali o simili, si può anche optare per un lavoro nel mondo del no profit o delle grandi organizzazioni sovranazionali, in cui entrare, però, è molto difficile, soprattutto se non si ha una perfetta conoscenza dell’inglese. In tal caso è consigliabile svolgere almeno una parte degli studi, o in alternativa un master, all’estero.
Da qualche anno, infine, c’è uno sbocco lavorativo nuovo, che offre opportunità interessanti: l’europroject manager, o europrogettista. Viene chiamata europrogettazione l’attività di ideazione, preparazione o in generale consulenza sui progetti finanziati dall’Unione Europea. Ogni anni, l’UE stanzia fondi per lo sviluppo di progetti innovativi, ma non sempre gli Stati membri sono in grado di approfittarne perché mancano figure professionali ingrado di soddisfare gli standard di qualità dei progetti stessi. Per sopperire a questa mancanza è nata la figura professionale dell’europrogettista. Attorno a questo nuovo mestiere sono nati anche corsi e master di vario genere, che consentono di ottenere la qualificanecessaria a presentarsi nel mercato del lavoro con gli skill necessari.