Cosa visitare durante una vacanza in Sardegna

Quando si decide di partire per una vacanza in Sardegna si va a colpo sicuro poichè quest’isola ha la capacità di sorprendere sempre. Gli hotel in Sardegna e le località da visitare sono tante e tutte così diverse ed originali che scegliere diventa veramente un’ardua impresa: molte di esse possono essere vivamente consigliate ma alcune non si possono proprio perdere.

Girando l’isola si viene ben presto colpiti da alcune costruzioni a tronco di cono: i ‘nuraghi’. Sono circa 7000 sparsi per tutta l’isola, ne caratterizzano il paesaggio ed allo stesso tempo affascinano per la loro maestosità. Questi monumenti, testimoni di passate civiltà, sono completamente avvolti dal mistero in quanto gli studi fin qui condotti non hanno ancora chiarito bene chi li abbia costruiti e soprattutto con quali tecniche in quanto gli elementi megalitici che li costituiscono sono stati impiegati senza materiale cementante. Il complesso nuragico ‘Su Nuraxi’ a Barumini vanta il migliore stato di conservazione ed è stato dichiarato patrimonio dell’umanità dall’Unesco.

Anche l’Arcipelago della Maddalena appartiene all’Unesco: un luogo incontaminato con isole ed isolotti immersi nelle acque delle stretto denominato Bocche di Bonifacio che costituiscono quel che resta di un ponte terrestre che un tempo univa la sardegna alla Corsica. L’arcipelago è Parco Nazionale e la sua peculiarità, ma potremmo dire unicità, sono i colori.
Colori del mare, del cielo, dei fondali, della natura tutta che vi domina ma non sono descrivibili: potremmo dire rosa, azzurro, verde ma qui si modulano in tonalità diverse che non hanno eguali.

Un luogo molto particolare da inserire senz’altro in un itinerario di viaggio è ‘Sa Jara Manna’; si tratta di un altopiano basaltico di circa 40 kmq che conserva al suo interno testimonianze archeologiche e specie floro- faunistiche interessanti. In realtà l’elemento che l’ha resa famosa è la presenza del cavallino selvatico arabo-sardo, che vive solo qua e del quale si possono contare oggi circa 500 esemplari: alto circa 1,20 m. al garrese, ha un carattere indomito e fiero che rispecchia un po’ quello dei sardi.

Nella zona nord occidentale della Sardegna è d’obbligo fare una tappa in un luogo definito da molti una specie di paradiso : Stintino con la spiaggia della Pelosa che lambisce il mare di una trasparenza che non teme confronti. Situata nel golfo dell’Asinara, all’estremità di Capo Falcone, è protetta dal mare aperto da una barriera naturale formata dai faraglioni, dall’isola Piana e dall’ Asinara , quindi non soggetta al vento di maestrale che frequentemente vi si abbatte.

Sulla costa settentrionale lungo la costa ‘Paradiso’, a pochi chilometri da Stintino, un altro posto incantevole: l’antico borgo medievale di Castelsardo. Il suo centro storico risale al 1100 quando venne fondato dalla famiglia genovese dei Doria, tanto che veniva chiamato Castel Genovese, nome sostituito poi da Castel Aragonese, quando vi si insediarono gli spagnoli, ed infine Castel Sardo con l’avvento dei piemontesi.

Diverse dunque le testimonianze storiche della città che ben si fondono con l’aspetto naturalistico della cittadina avvolta da macchia mediterranea e posta su un promontorio che si affaccia sul mare verso la Corsica quasi come un avamposto a guardia dell’isola.