Come scegliere un buon master
In tempo di crisi e di difficoltà ad entrare nel mondo del lavoro, spesso il master può essere un’ottima scorciatoia. Le aziende guardano di buon’occhio chi nel proprio curriculum ha un master, perché sono consapevoli del fatto che il master impartisca degli insegnamenti pratici che consentono agli ex-allievi di inserirsi con facilità e profitto in un ambiente di lavoro.
I master, però, non sono tutti uguali, e bisogna saper scegliere, anche perché le Business School sonbo ormai così tante che se non si scelgono i migliori master in Italia si rischia di perdersi nel maremagnum dei ragazzi con un titolo identico.
Prima regola d’oro: puntare solo su master d’eccellenza!
Ma come si può riconoscere un master d’eccellenza? Ci sono diversi segnali:
- i master per trovare lavoro non sono per forza quelli che promettono stage retribuiti (anche perché questa promessa si rivela spesso solo uno specchietto per le allodole), ma più realisticamente quelli che formano con accuratezza e precisione al mondo del lavoro. Se una business school è seria, avrà al suo interno un ufficio placement che fornirà un servizio di consulenza in grado non tanto di piazzare qua e là i ragazzi, quanto di aiutarli a valorizzare il cv e a ottimizzare la ricerca del lavoro;
- i docenti devono essere dei veri professionisti, preferibilmente provenienti dal mondo business, sia per aiutare i ragazzi ad imparare dalla loro esperienza, sia per dare loro l’opportunità di creare una rete di conoscenze e contatti utili per trovare referenze o informazioni utili;
- le lezioni devono essere sia teoriche che pratiche, in modo che i ragazzi imparino a “saper fare”;
- le ore di lezione frontale devono essere in un numero consistente: master di venti ore totali sono una bufala!
- il master deve rilasciare un attestato o qualcosa di simile;
- le aule non devono essere affollate e la selezione in entrata deve essere piuttosto accurata;
- il materiale didattico distribuito o utilizzato deve essere adeguato;
- bisogna che il corso preveda test o valutazioni finali;
- la scuola deve essere trasparente circa i feedback degli ex allievi.