Leitmotiv Primarie: Renzi “Oggi il vero rischio è non cambiare”, Bersani” La ruota deve girare senza prendere a calci l’esperienza”.
A due giorni dal ballottaggio del centrosinistra, otto ore dopo il fair play nel dibattito tv, la temperatura in casa democratica diventa incandescente. Cambiano i toni tra i candidati.
A scatenare le polemiche la pubblicità a pagamento su due quotidiani e il “mail bombing” intrapreso dai comitati del sindaco Renzi per richiamare al ballottaggio: esposto di Bersani ai Garanti affiancato da Vendola, Puppato e Tabacci. Bersani continua ad invitare Renzi a rispettare le regole “Dia il buon esempio”. Renzi dal canto suo afferma ”La sensazione è che stia prevalendo la paura, era meglio chiudere la campagna elettorale con il sorriso”.
Ciò fa temere che le ore prima del voto siano segnate dallo scontro sulle regole più che dal confronto tra programmi diversi creando, domenica, confusione ai seggi.
Intanto Bersani, grazie a Vendola, ha incamerato il sostegno dei sindaci Giuliano Pisapia, Marco Doria e Massimiliano Zedda, mentori dell’elettorato di sinistra.
La tensione sale. Avanza anche l’ombra di un sospetto su questo scontro fatto di esposti, accuse e contraccuse, un tacito patto durante questo conto alla rovescia: Renzi ormai lanciato verso la segreteria del Pd da un Bersani che pensa solo a Palazzo Chigi.
Bersani rassicura: “Matteo tiene alta questa polemica per motivare i suoi ad andare a votare”. Contemporaneamente lievitano i consensi del centrosinistra. Tanto che il centrodestra prova a tentare Renzi per mettere fine alla corsa di Bersani verso la premiership. Renzi incalza: “La preoccupazione reale per noi adesso è che bisogna lavorare sodo senza mollare la presa”.
Al momento, da un sondaggio realizzato dall’Istituto Swg in esclusiva per Agorà, su Rai Tre, emerge che Bersani è in vantaggio su Renzi con una forbice di voti tra il 53 e il 57 %; la forbice del sindaco di Firenze si attesta invece tra il 43 e il 47 %. Un quadro che sicuramente potrebbe variare da qui al 2 dicembre.