Scattare foto in 3D
I display 3D possono essere utilizzati oltre che per vedere film anche per visualizzare fotografie in 3D. Il pioniere delle fotocamere 3D è il produttore Fuji, che come prima fotocamera 3D ha immesso sul mercato la FinePix W1 che ora ha integrato con la nuovissima FinePix W3.
Tutte e due le fotocamere possono scattare foto in tre dimensioni grazie al doppio obbiettivo con il relativo doppio sensore di cui dispongono. Inoltre le foto 3D possono essere visualizzate immediatamente dopo lo scatto nel display 3D di cui dispongono.
La Fuji FinePix W1 e la FinePix W3 montano un display LCD auto- stereoscopico a barriera di parallasse, da 2,8” nel modello W1 e da 3,5” nella FinePix W3, che consente di riprodurre l’effetto tridimensionale delle immagini senza l’obbligo di indossare occhiali speciali.
La casa produttrice di fotocamere 3D Sony ha invece adottato un’altra soluzione per offrire la possibilità di scattare foto in 3D, con la funzione 3D Sweep Panorama. Disponibili nelle fotocamere a ottiche intercambiabili Alpha Nex-3 e Nex-5 e anche in alcuni recenti modelli CyberShot.
La tecnologia 3D Sweep Panorama crea un’immagine tridimensionale elaborando una serie di scatti effettuati in rapida sequenza, mentre la fotocamera viene fatta scorrere in senso orizzontale. Le immagini devono essere riviste con gli occhialini ad otturatore sui televisori Sony 3D.
Anche la casa produttrice Panasonic ha recentemente esposto la sua soluzione per catturare foto in tre dimensioni: in questo caso si tratta di un obiettivo dedicato in standard micro quattro terzi, che analogamente all’obiettivo 3D della videocamera HDC-SDT750 (sempre di Panasonic) proietta sul sensore le due immagini stereoscopiche affiancate, che poi vengono elaborate dal processore di immagini della fotocamera per produrre l’immagine 3D finale. Le foto tridimensionali catturate con la fotocamere possono poi essere visualizzate sui televisori compatibili 3D.
Per consentire di scattare foto 3D, Panasonic propone per le fotocamere Lumix in formato micro quattro terzi, un particolare obiettivo, l’HFT012. In questo caso le due immagini stereoscopiche vengono proiettate sul sensore: il software di sistema provvede poi a creare l’immagine tridimensionale.