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Come tenersi in forma Tra dovere e passione

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Tutti comprendono l’importanza di vivere in armonia con il proprio corpo e tutti percepiscono la necessità di stare bene, di occuparsi di conservare il proprio equilibrio psicofisico.

È risaputo infatti che, attenendosi a poche e semplici regole, l’attività sportiva (che non deve essere necessariamente praticata a livello agonistico) contribuisce a mantenere anche la mente attiva e vigile, generando un miglioramento complessivo delle condizioni psicofisiche.

Proprio per questo sarebbe consigliabile, in modo particolare nel periodo dello sviluppo ma allo stesso modo in età adulta, indirizzarsi verso quelle attività atletiche che danno la possibilità non solo di sviluppare le proprie attitudini fisiche, ma che siano capaci altresì di aiutare a tenere sottocontrollo l’ansia.

Come? Sul primo fronte, forgiando il corpo e abituandolo a migliori livelli di resistenza alla fatica; sul secondo, andando a diminuire il rischio di incorrere in disturbi come ipertensione, ansia, depressione. Ecco allora che attività come le arti marziali, che più che uno sport (sono diverse nella concezione e nelle finalità perseguite) possono essere definite una vera e propria disciplina, rappresentano un tipo di addestramento estremamente efficace per mantenersi in forma e allo stesso tempo per imparare a prendere coscienza dei propri limiti. Si tratta di attività spesso ottime anche come autodifesa e che quindi possono agire positivamente sulla fiducia in se stessi. Una maniera originale di prendersi cura di sé e anche di dedicarsi a un’attività piacevole e divertente che può essere praticata in gruppo e che in aggiunta produce effetti positivi notevoli sulla salute.

Disciplina, senso del dovere e del rispetto delle regole, selfcontrol, ma anche potenziamento del tono muscolare e del senso dell’equilibrio, migliore sopportazione della fatica fisica, maggiore elasticità nei movimenti sono solamente alcuni dei benefici che si raggiungono grazie alla pratica delle arti marziali, che proprio per questo più che un’attività fisica vanno considerate un cammino da intraprendere, un percorso di crescita come individui prima ancora che come atleti.

Nate nel lontano Oriente per scopi di difesa, hanno assunto nel tempo tutt’altro significato: oggi dedicarsi a tali pratiche significa essenzialmente conquistare un maggiore equilibrio interiore e sviluppare la consapevolezza delle proprie capacità fisiche e psicologiche. Non a caso la maggior parte delle arti marziali lavorano principalmente sulla relazione tra la mente e il corpo, considerati indivisibili dalla filosofia orientale, incoraggiando la distensione e la comunicazione per poi spingersi al termine a un livello superiore: la conquista della piena conoscenza di sé.

C’è indecisione su quella da scegliere che fa maggiormente al caso proprio? Ormai i corsi sono numerosi in centri grandi e piccoli e spaziano dal karate al wing tsun, dal ju jitsu al judo a molte altre.

UN’ARTE MARZIALE IN CONTROTENDENZA

Si chiama Krav Maga, è conosciuto anche come combattimento corpo a corpo; è infatti una tecnica di combattimento semplice e pratica che si distingue dalla maggior parte delle arti marziali per un approccio di tipo offensivo più che difensivo. Manca inoltre di qualsivoglia riferimento di tipo filosofico o spirituale: il krav maga risponde soltanto ai criteri militari di efficacia e rapidità, e mira a ottenere un unico risultato, neutralizzare l’avversario prima che lo stesso diventi una minaccia.

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