Novità sullo smaltimento dei pannelli solari

Uno dei problemi fondamentali cui si trovano di fronte singoli cittadini ed aziende che hanno installato dei pannelli solari è quello dello smaltimento. Dopo 20/25 anni infatti l’impianto deve essere dismessoe pochi giorni fa è stata resa nota la prima soluzione pensata per i moduli domestici. Ma prima di entrare nel dettaglio, è necessario ripercorrere rapidamente la storia relativa alle pratiche ed alle procedura fino ad ora adottate per lo smaltimento degli impianti fotovoltaici esausti. Fino a qualche tempo fa il riciclo dei pannelli fotovoltaici era in carica al Consorzio PV Cycle: tutte le aziende che si occupano di questa mansione dovevano perciò necessariamente aderire al consorzio.

Nel mese di ottobre del 2011 la situazione cambia: attraverso un accordo di programma siglato da Cobat-Consorzio Nazionale Raccolta e Riciclo e dal Comitato IFI-Industrie Fotovoltaiche Italiane è stata finalmente introdotta una filiera della raccolta, del riciclo e dello smaltimento degli impianti fotovoltaici. Questo perchè il numero dei pannelli solari è cresciuto in maniera esponenziale e si è reso necessario regolamentare la materia. Inoltre lo smaltimento è stato reso più semplice dopo che i pannelli solari sono stati equiparati ai rifiuti elettronici e quindi anche Ecolight, consorzio nazionale per la gestione dei rifiuti elettrici ed elettronici (RAEE) aveva presentato un piano per occuparsi di raccolta e smaltimento.

Ma pochi giorni fa la situazione cambia ulteriormente: nasce infatti il primo servizio dedicato a coloro che vogliono occuparsi direttamente dello smaltimento e del riciclo dei pannelli solari esausti grazie al nuovo Accordo di Programma tra Cobat, il Consorzio Nazionale Raccolta e Riciclo, e Silea S.p.A. Silea si occupaerà gratuitamente della raccolta dei moduli mentre il Consorzio li avvierà al trattamento. Finalmente sembra si sia trovata una soluzione ad un problema ambientale di non poco conto.