Pali di castagno: alla riscoperta di una soluzione economica e multiuso
Rispolverare antiche usi è ormai pratica moderna. Scelte abbandonate al grido del nuovo, ritornano alla ribalta per semplicità d’uso, per la polivalenza, l’economicità e per la volontà di ripristinare tradizioni che rischiano di sparire. E’ il caso dei pali di castagno, a lungo snobbati e sostituiti da acciaio e cemento, ritornano in voga e vengono corteggiati anche da chi, di agricoltura, non ne sa nulla.
Se c’è una cosa che la cultura contadina ci ha insegnato è che non si deve buttare mai via nulla. Utilizzare un bene in ogni suo possibile impiego. Il maiale ne costituisce l’emblema, l’esempio più importante, immortalato in proverbi e modi di dire. In verità la pratica dell’utilizzo “intensivo” era applicata pressoché per ogni prodotto. Non solo per miseria, ma soprattutto per un rapporto più intenso e addirittura intimo con i processi produttivi.
Chi è pratico della coltivazione di castagni da frutto lo sa bene. La cura della pianta è plasmata sui ritmi dell’anno. Ogni stagione richiede un intervento differente. La pianta in cambio restituisce prodotti più disparati. Non solo frutta, ma, terminato il ciclo di vita, legna che si presta ai più svariati utilizzi: legna da ardere, travi e pali di castagno.
Il rinato interesse per i pali di castagno va fatto risalire alle peculiarità del legno che gli conferiscono proprietà ottimali per l’edilizia, per l’agricoltura e per l’artigianato. Il castagno, infatti, è ricco di tannino che gli offre una resistenza nettamente superiore rispetto agli altri tipi di legname. La sua fibra dura gli permette, inoltre, di durare più lungo e di contrastare gli attacchi di parassiti esterni. Preferirlo al cemento o all’acciaio vuol dire optare per soluzioni meno invasive e più attente all’ecosistema.
Inoltre, i pali di castagno sono particolarmente elastici, qualità, quest’ultima, che li rende necessari in tutti gli ambienti in cui è previsto l’uso di macchinari agricoli, che altrimenti, si danneggerebbero. L’impiego in agricoltura si sostanzia nella realizzazione di tutori per vigneti e recinzioni. In edilizia, invece, i pali di castagno vengono impiegato maggiormente per la produzione di travi, belle e resistenti. L’ingegneria naturalistica ne sfrutta la robustezza per opere di contenimento e di mantenimento contro il rischio di frane. Gli ambiti di utilizzo dei pali di castagno sono, insomma, davvero ampi travalicando i limiti dell’agricoltura. Si avvicina dunque ai gusti e alle scelte di chi non ha alcuna necessità agricola, diventando opzione valida per il grande pubblico.
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