Moto Morini prova a rinascere

Prova a rinascere la storica Moto Morini

Un’altra casa storica prova a rinascere. La Moto Morini, il mitico marchio del Corsarino e della “3 e 1/2”, dopo il fallimento di poco più di un anno fa, ha finalmente trovato dei nuovi acquirenti. Si tratta di due imprenditori milanesi, Sandro Capotosti, ex presidente di Banca Profilo, e Ruggero Massimo Jannuzzelli, ex vicepresidente e amministratore delegato del gruppo Camuzzi che per un milione e 960 mila euro si sono aggiudicati al termine di un’asta (la prima, lo scorso 13 aprile era andata deserta) la casa di Casalecchio di Reno.

«Un’operazione del genere, in questo momento economico – ha detto Capotosti – deve essere fatta con il cuore. Io da ragazzo ho avuto prima il Corsarino, poi lo Scrambler. E ancora me li ricordo. Credo tutti gli italiani sopra i 50 anni abbiano avuto una Morini».

Già il cuore. Una buona dose di passione e altrettanto di nostalgia. Perché il resto sarà davvero una strada in salita, soprattutto quando i concorrenti sono veri e propri giganti.
Certo la memoria di modelli indimenticabile è difficileda cancellare. Così come quelli firmati Morini. Una storia che nasce nel 1925 fatta di vittorie, record emoto imbattibili. Ma la Morini è anche la casa delle moto di serie più famose degli anni Sessanta, prima il Corsaro 125, poi il Corsarino 48, prodotto ininterrottamente dal 1963 al 1977, uno deimodelli più popolari della casa di Bologna. Infine la 3 ½ di Franco Lambertini.

È nel segno di questi successi che oggi ricomincia una nuova storia.