Se siete in un hotel a Bologna, visitate il Red Club
La posizione della città, poi, proprio sulla rotta delle più importanti direttive sud-centro-nord, la rende un punto strategico, dove anche per lavoro capita spesso di fermarsi nel corso delle varie trasferte. Gli hotel a Bologna sono in mezzo all’arte, alla cultura, al centro di un territorio dal tessuto economico davvero di primo piano.
C’è un’altra cosa che rende molto caratteristica Bologna: il fervore. Specialmente quello degli studenti, dei giovani, dei gruppi sociali. A Bologna le rivendicazioni sociali non sono mai dome, i sindacati operano sempre con il fermo supporto dei cittadini e la lotta politica è diventata negli anni sempre più radicata e diffusa. Basterebbe leggere, a mo’ di atto costitutivo, i muri della città, pieni di scritte e graffiti, dimostrazioni di una cultura urbana fatta di livore e comunanza generazionale.
In particolar modo Bologna non si stanca mai di alzare il vessillo della tolleranza: in tutti i modi cerca di sancire la più totale uguaglianza tra i credo, le etnie, i sessi.
Normale dunque che in questo contesto sorgesse una delle più famose e frequentate discoteche gay del Nord Italia: il Disco Red Club, di via del Tipografo 2, a circa 5 chilometri dalla città.
Chi dunque fosse in albergo a Bologna e cercasse un locale gay dove fare nuove amicizie potrebbe andare al Red Club: l’ingresso è riservato agli uomini e costa 15 euro comprensivi della consumazione. Ci si può iscrivere all’Arci Uno Club, se non si è ancora soci, anche sul posto, pagando altri 15 euro supplementari (che però poi per tutto l’anno ovviamente consentono l’accesso ai prezzi standard a tutti gli altri locali aderenti al circolo).