Nuovi Corsi di Laurea per adeguarsi al mercato del lavoro
Il mondo del lavoro cambia velocemente e la crisi economica condiziona in modo sostanziale la tipologia dei nuovi corsi di laurea proposti dalle maggiori università italiane.
Al di là delle polemiche che ogni anno suscita il proliferare di discipline i cui sbocchi professionali sono difficili da individuare, gli atenei tentano di reagire alle critiche, alla recessione e alla crisi dell’università italiana istituendo corsi di laurea che sembrano, almeno sulla carta, garantire una spendibilità piuttosto veloce nel mondo del lavoro.
A Bologna ad esempio, prenderà il via la prima laurea internazionale in Business and Economics interamente in inglese, forse un tentativo di frenare l’esodo crescente degli studenti che ogni anno decidono di investire tempo e denaro in un corso universitario all’estero.
A Siena e all’Aquila si punta sulla scienza antisismica e sulla geoingegneria, due settori in crescita che promettono ottimi sbocchi professionali, soprattutto a seguito della sciagura che ha colpito il territorio abruzzese nel 2009.
L’ateneo di Verona, considerato uno dei migliori in termini di occupazione post laurea, propone un corso in Business Intelligence e in Computer Game, particolarmente indicato per chi avesse una particolare attitudine nei confronti della progettazione in ambiente informatico.
I corsi più strani invece puntano sulla scienza botanica, sul settore agroalimentare e su strane mescolanze disciplinari come il corso in informatica umanistica.
In questi casi sarà solo il tempo a parlare. Indubbiamente il trend premia le discipline economiche e finanziare, quelle che si occupano di Information technology, alcuni settori della moda e del turismo e tutto ciò che ha a che fare con la green economy e con il promettente universo delle energie rinnovabili. In calo i corsi prettamente umanistici come le lauree in lettere, filosofia, psicologia e sociologia.
Stazionarie le iscrizioni ai corsi di medicina con un incremento degli immatricolati nelle lauree brevi in infermieristica e odontotecnica. Migliora infine l’impegno delle università ad incrementare la possibilità di praticare stage e tirocini in azienda sia durante gli studi che dopo il conseguimento del titolo.
Gli atenei che resistono da Nord a Sud
In ascesa dunque le università scientifiche, in calo quelle umanistiche e sociali. Ottima la situazione dei Politecnici che bypassano la crisi con un aumento progressivo delle iscrizioni. In una prospettiva prettamente geografica soffrono le università del Mezzogiorno e del Centro, con il Nord che resiste anche se si registra comunque un calo delle immatricolazioni nelle università pubbliche rispetto a quelle private. In crescita le iscrizioni negli atenei pubblici periferici, ma di qualità, come quelli di Aosta e di Enna..
Le opportunità estive in Europa
Per chi avesse il desiderio di cimentarsi in un periodo di studio all’estero sfruttando i mesi estivi le opportunità sono davvero tante. Studenti e neolaureati che vogliono andare a dare un’occhiata a come funziona l’università in Europa possono farlo spendendo il giusto e approfittando di una serie di interessanti agevolazioni messe a disposizione dalla CE. Molti corsi offrono anche la possibilità di acquisire crediti spendibili presso la propria università. I corsi più interessanti e curiosi propongono approfondimenti sull’economia cinese a Praga, sulle società a bassa emissione di carbonio a Londra e in Germania e sui diritti umani a Berlino. Per iscriversi c’è tempo in alcuni casi fino a giugno e il web resta lo strumento migliore per informarsi sui costi e sulle modalità di partecipazione.