California: il turismo può salvare lo Stato

Nel più popoloso degli Stati Americani si è scoperto che il business turistico ha generato, nel 2010, ben 95 miliardi di dollari. Questo mette il settore tra i primi posti per quanto riguarda il Pil, proprio mentre lo Stato sta rendendo pubblico il rosso che dei sui conti.

Cosa attira della California? Le magnifiche spiagge, il deserto, i panorami, la vita, il divertimento notturno e l’Oceano Pacifico: le statistiche dicono, infatti, che il 40% dei turisti svolge attività all’aria aperta. Per dare due dati significativi va detto che la California conta ben 1300 chilometri di coste e i 3,5 milioni di ettari di parchi naturali. La natura e i paesaggi «saranno tra le maggiori attrazioni del futuro e potrebbero creare numerosi posti di lavoro, bisogna essere ingegnosi e capire cosa desidera le gente. Ci sarebbero ricadute a pioggia per tutti cittadini: chi arriva qui vuole fare il corso di surf, paga per le escursioni alla ricerca delle balene, fa shopping e per rilassarsi non si nega certo una partita di golf o una cena in un ristorante di lusso. E tutto questo si traduce anche in maggiori entrate fiscali per lo Stato», ha detto Stephen Levy, direttore del “Center for Continuing Study of the California Economy.

«La California ha la fortuna di avere alcuni tra i più straordinari scenari naturali del pianeta, proprio per questa ragione siamo una meta ambita, ma non possiamo accontentarci, bisogna attirare sempre più persone», ha commentato John Severini, presidente dell’Associazione del Turismo locale.

Si tratterebbe, secondo gli esperti, di riconvertire la mentalità californiana: si è sempre molto investito sull’industria aerospaziale, sulle tecnologie e sulle esportazioni.

Oggi, però, la disoccupazione in California tocca il 12%. Per questo bisogna puntare sulle risorse che esistono.