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Marche: inizia l’accoglienza dei migranti da Lampedusa

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La Regione Marche metterà a disposizione 130 posti, dislocati in 12 luoghi di accoglienza su tutto il territorio, per collaborare all’emergenza migranti in arrivo da Lampedusa.

È quanto stabilito dalla giunta regionale, che si è detta disponibile «ad attivare il piano di accoglienza per i profughi che verranno ospitati nel nostro territorio tenendo conto della necessità di allargare ulteriormente il numero di coloro che dovranno essere accolti con particolare attenzione alle necessarie politiche di integrazione». Lo ha detto l’assessore alla Cooperazione e all’Immigrazione Luca Marconi che, allo stesso tempo, ha ribadito le condizioni alle quali la regione è disposta a collaborare. Le Marche, infatti, si sono dette assolutamente contrarie alle tendopoli per « evitare l’effetto Manduria, ossia la concentrazione di migranti in un solo luogo». La Regione si dice disponibile a «accoglienza seria e a condizioni umane di soggiorno».

Per ora, comunque, non sono ancora arrivati immigrati o profughi in Regione. MA dove staranno queste persone? Per ora i posti sono 130 e si tratta soprattutto di strutture private, come agriturismi e bed and breakfast ma anche strutture delle diocesi. Sono già arrivati 139 “no” e si attende la risposta di 85 comuni. Per ora ci sono una decina di posti letto in ogni località, anche se tutt’ora non si sa quanti immigrati arriveranno. Il Governo interverrà con un contributo di 60 euro per ogni minore ospitato e di 40 per ogni adulto.

E le Marche sono state teatro di una polemica in “contro-tendenza”. L’assessore Marconi, parlando degli immigrati, ha usato la parola “stock”. La protesta rispetto a questa definizione è arrivata da Enzo Marangoni (Lega Nord) che, in completa contro-tendenza rispetto al suo partito ha detto: «È un termine inaccettabile, dobbiamo cogliere un dovere umanitario». L’uomo, inoltre ha anche criticato la figura del Governo: «bisogna impegnarsi affinchè l’Italia sia più rispettata in Europa».

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