Vittoria Brambilla: la tassa di soggiorno “non era necessaria”
La tanto discussa e polemica tassa di soggiorno, che da mesi sta mettendo gli albergatori contro le amministrazioni comunali e contro il Governo, per il Ministro del Turismo, Michela Vittoria Brambilla, «non era necessaria».
Il Ministro lo ha detto a Vicenza durante un convegno organizzato in occasione della fiera del turismo accessibile di Vicenza. La tassa di soggiorno fa parte del decreto legge sul Federalismo fiscale municipale recentemente approvato: si tratterà di una cifra da aggiungere al conto dei turisti in visita alle città italiane per le notti passate in albergo, per un montante di massimo cinque euro a persona. «A mio parere (la tassa di soggiorno) non era cosa necessaria, ma bisogna chiederlo a chi l’ha voluta mettendola come condizione essenziale, cioè l’Associazione nazionale dei comuni italiani. Il Governo si è trovato con la conditio sine qua non da parte dell’Anci » .
Di pochi giorni fa la notizia che la città di Cortina d’Ampezzo ha detto no alla tassa di soggiorno che, nelle parole del sindaco e dell’Assessore al turismo, non fa parte della strategia di promozione del territorio che la città vuole intraprendere. Ma, continua la Brambilla, «Al ministero hanno lavorato per finalizzarla. Non potrà servire per fare cassa o risolvere problemi di altri settori: tutti i proventi sono per legge destinati esclusivamente a finalità turistiche e in particolare al sostegno delle strutture ricettive. In certe situazioni potrebbe diventare un vantaggio». Quello che si attende ora, sia da parte del Governo, che da parte delle associazioni è un tavolo comune di discussione.