Sisma in Giappone: conseguenze per il turismo italiano
«In considerazione delle difficoltà connesse alle conseguenze del sisma si sconsiglia ai connazionali di intraprendere viaggi in Giappone per ragioni non strettamente necessarie ed urgenti»: così la Farnesina commenta, attraverso il sito Viaggiaresicuri.it – che fa capo all’Unità di crisi del Ministero degli Esteri – i possibili viaggi di italiani in Giappone. Dopo il terremoto di magnitudo 9.0 nella scala Richter e del successivo tsunami che ha sconvolto, venerdì scorso, il Giappone nord orientale, l’allerta è ancora altra.
I «Comunicati dell’Agenzia Metereologica giapponese se da un lato hano revocato l’allarme tsunami ma, dall’altro lato, indicano la possibilità di nuove anche forti scosse di assestamento», continua la Farnesina. Inoltre si consiglia di evitare, soprattutto, la zona Nord-Est del Paese ma, per chi partisse, è fondamentale segnalare la propria presenza all’Ambasciata d’Italia a Tokyo o al Consolato Generale a Osaka. Per quanto riguarda i 29 italiani che si trovavano in Giappone, pare che stiano bene: lo ha annunciato l’ambasciatore italiano a Tokyo, Vincenzo Petrone.
Per ora il bilancio dei morti in Giappone sale a 6000 vittime e a ben 500mila sfollati: quello che preoccupa, soprattutto, è la possibile contaminazione nucleare data dagli impianti di Fukushima. Il Giappone ha infatti già sollecitato l’aiuto dell’Aiea (l’agenzia atomica internazionale) e della Nuclear Regulatory Commission americana. La tragica crisi che sta attraversando il Giappone avrà conseguenze anche in Italia e non solo per quanto riguarda la salute: il Giappone, infatti, è stato uno dei mercati di riferimento nel mondo del lusso (fatto di marchi italiani e francesi). Nel 2009, infatti, il Paese assorbiva il 12% del lusso mondiale (8,36 miliardi di euro su 153). Un altro settore in cui i giapponesi incidevano molto in Italia è proprio il turismo: nel 2010, ad esempio, il mercato italiano del “tax free shopping” rappresentava 2,7 miliardi di euro con i giapponesi al terzo posto (9%) dopo russi e cinesi.
Video Sisma in Giappone: