Ponte della festa dell’Unità d’Italia: sette milioni di italiani in vacanza
La festa dei cento cinquant’anni dell’Unità d’Italia è stata e sarà una boccata d’ossigeno per l’industria del turismo italiano. Infatti, sono più di tre milioni i connazionali che hanno fatto la valigia e si sono concessi un ponte lungo (fino a domenica) per festeggiare sì il Risorgimento, ma anche il primo ponte di primavera.
Di questi tre milioni sette su dieci si sono recati nelle città d’arte, gli altri hanno optato per le prime giornate di sole al mare e alcuni per la montagna. Lo dicono i dati del secondo Bollettino mensile dell’Osservatorio nazionale del turismo: l’indagine in questione si chiama “Indagine quantitativa sui comportamenti turistici degli italiani” e mette in luce che nel mese di marzo 2011 saranno addirittura sette i milioni e trecentomila i concittadini a partire: un milione e 400 mila lo faranno per il carnevale (20%), mentre oltre 3 milioni (il 40%) per l’Unità d’Italia.
Ma quanto costerà tutto questo?
Si stima che solo nel mese di marzo si parlerà di 3,5 miliardi di euro, 2,2 dei quali (64%) saranno spesi per visitare il Bel Paese, mentre il restante 35,5% sarà investito in fine settimana fuori dai confini nazionali. I soggiorni, in media, costeranno 418 (per quelli in Italia) e quasi il doppio, 809 euro, per quelli all’estero. Michela Vittoria Brambillla, Ministro del Turismo, così commenta i dati: «Sono lieta di rilevare che, proprio come avevo previsto, gli italiani hanno deciso di approfittare del ponte del 17 marzo per viaggiare. Verificheremo a consuntivo quali saranno i concreti benefici per l’industria turistica; certamente il dato di previsione che stima ben tre milioni di partenze rappresenta già un ottimo segnale».
La Brambilla aveva, infatti, sostenuto questa festività sin dall’inizio: solo il 18 febbraio scorso il Governo ha deciso che sarebbe stata una festa nazionale.