Lampedusa: allarme turismo

Dalla Sicilia arriva l’allarme: «Non vorrei che la previsione, ritenuta esagerata, di migliaia di persone, possa verificarsi. L’isola è in ginocchio, è il sindaco e gli amministratori ci hanno parlato di una serie di disdette turistiche».

A parlare è Raffaele Lombardo, presidente della Regione Sicilia descrivendo la situazione di Lampedusa, che da qualche settimana è meta di ondate di immigrati in arrivo dal Maghreb a seguito degli sconvolgimenti che ha conosciuto la regione dopo le rivolte in Tunisia, Egitto, Marocco e, soprattutto, Libia: si parla di settemila persone arrivate in soli dieci giorni e i centri di accoglienza dell’isola sono in ginocchio. Il dramma di Lampedusa è ora il rischio che il turismo crolli: «I tour operator cancellano Lampedusa dalle località da raggiungere», ha continuato Lombardo. «Lampedusa non si può permettere la presenza per le strade di migliaia di immigrati: ecco perché è importante che stiano al Centro e che vengano trasferiti al più presto perché abbiamo già disdette di operatori turistici e mancate prenotazioni», ha detto il sindaco dell’isola De Rubeis. Il Ministero degli Interni ha iniziato oggi il trasferimento degli immigrati in diversi Cpt (centri di permanenza temporanea) in diverse parti della penisola. Intanto la Regione Sicilia si è mobilitata con un aiuto di 800mila euro da destinare ai comuni di Lampedusa e Limosa per «le emergenze connesse alla questione migratoria», mentre dall’Unione europea sono arrivati 25 milioni di euro, una ventina di esperti, due navi e due aerei.

Il portavoce della Commissione europea, Michele Cercone, ha sostenuto che l’Ue ha delle forze a disposizione e che «il loro dispiegamento avverrà in base alle richieste avanzate dalle autorità italiane».