Regione Emilia Romagna: 130 mostre con il bollino di qualità

Salgono a 130 le esposizioni con il bollino di qualità dell’Emilia Romagna: si tratta di realtà alle quali l’Istituto dei Beni Culturali della Regione ha deciso di assegnare un “bollino” perché rispettano determinate caratteristiche che rispondono alle aspettative del Ministero dei Beni Culturali.

Ma quali sono questi standard?

Si tratta di buona gestione, niente barriere architettoniche, addestramento del personale e lavori di ristrutturazione, solo per citarne alcune. Si tratta di musei che offrono percorsi tematici e didattici che permettono di far conoscere il territorio e i prodotti che lo caratterizzano. Il museo, secondo Laura Carlini, responsabile del sistema museale del territorio, deve «essere una struttura permanente con orari ben definiti di apertura che acquisisce, conserva, ordina ed espone beni culturali con finalità di studio». L’Emilia Romagna è stata la prima regione ad iniziare ad applicare questi standard, fin dal 2000.

E i musei della Regione Emilia Romagna rispondono a queste caratteristiche, uniti in un percorso che parte da Piacenza e si conclude a Rimini che permette di viaggiare negli usi, costumi, tradizioni e sapori della Regione.

Fino a ieri erano 109 realtà, oggi se ne aggiungono 23. Chi sono i nuovi vincitori del bollino? Il Museo dell’Aceto balsamico di Spilamberto, quello della storia della ceramica di Fiorano, il museo della Marineria di Cesenatico, quello della figurina a Modena – nato grazie allo sforzo di Giuseppe Panini delle omonime Edizioni – il museo del salame a Felino, quello del Parmigiano a Soragna, quello del Prosciutto a Langhirano e tanti altri.