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La rivolta in Egitto blocca le partenze per il Mar Rosso

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L’allarme è arrivato direttamente della Farnesina che, dal suo portale www.viaggiaresicuri.it, consiglia «di rimandare i viaggi non urgenti» con destinazione Egitto. Le città segnalate come pericolose sono per ora Il Cairo, Alessandria, Suez, Ismailia e Luxor: il Ministero consiglia comunque a tutti gli italiani presenti sul territorio egiziano di evitare gli spostamenti non urgenti e di rispettare gli orari di coprifuoco indetti dal Governo egiziano.

L’allarme è stato lanciato a causa della rivolta che, dopo la Tunisia e l’Algeria, ha ora inondato le strade dell’Egitto per chiedere la partenza del Presidente Hosni Mubarak, al potere dal 1981. Da martedì 25 gennaio si moltiplicano gli scontri e gli incidenti nel Paese, cosa che ha obbligato la Farnesina a mettere uno stop alle partenze per non mettere in pericolo i turisti italiani.

Se il danno economico ancora non è enorme su scala nazionale, Roberto Corbella, presidente dell’Astoi (associazione italiana dei tour operator) aggiunge che «se i disordini continuano, ci sarà un calo di turisti verso l’Egitto di almeno il 5%». Un po’ più pesante la situazione in Emilia- Romagna perché i turisti romagnoli sono, da anni, fedeli abbonati di Sharm el Sheik, molto di più che nel resto d’Italia. «I tanti riminesi che avevano scelto di passare una vacanza in Egitto hanno preferito Capo Verde o Canarie», dice l’agenzia Grand Tour. Il dato non è comunque gravissimo perché gennaio non è il mese privilegiato per questo tipo di turismo: lo conferma anche il fatto che i voli verso l’Egitto in partenza dall’aeroporto Federico Fellini di Rimini riprenderanno il 15 febbraio.

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