Aeroporti: una spa per Rimini e Forlì

La giunta regionale dell’Emilia-Romagna ha proposto un progetto per integrare gli aeroporti romagnoli: unire, in un’unica società per azioni, la Seaf di Forlì e Aeradria di Rimini creando un unico gruppo, nel rispetto delle singole autonomie. L’aeroporto Ridolfi e il Fellini insieme, quindi, in una sola società.

Il progetto si chiama “Misure straordinarie a sostegno del sistema aeroportuale regionale” e prevede che la Regione Emilia-Romagna possa, con una quota massima di tre milioni di euro, «acquisire le partecipazioni di una nuova e unica società aeroportuale, una Spa, che gestirà le partecipazioni di Seaf-Forlì e Aeradria-Rimini». Afredo Peri, assessore alla Mobilità e Trasporti così commenta: «Vogliamo innalzare e integrare le competenze professionali e organizzative delle società, creando un soggetto imprenditoriale in grado di effettuare un’efficace politica commerciale nei confronti dei vettori aerei e aumentando le opportunità di trasporto per le diverse tipologie di utenti».

Lo scopo della Regione è anche mettere fine alla guerra dei voli che i due aeroporti si stanno facendo: la siciliana WindJet a novembre ha lasciato Forlì per trasferirsi a Rimini e, recentemente, Forlì ha predisposto un collegamento per Catania con Eagles Airlines quando già a Rimini ne esisteva uno. Massimo Masini, presidente di Aeradria ha da subito le idee ben chiare: «Quello di Forlì e quello di Rimini sono due territori obbiettivamente diversi. Rimini è naturalmente votato all’incoming. Per quello che riguarda la formazione ad altissimi livelli, Forlì è riconosciuta in tutta Europa». L’assessore della Provincia di Forlì, Maurizio Castagnoli, sembra invece più favorevole: «Quella decisa oggi a Bologna mi pare la formula più compatibile al processo di privatizzazione su cui stiamo lavorando. Questa rinnovata ‘messa in rete’ mi sembra una dimostrazione della Regione di volersi impegnare nella partita aeroporti».