Tassa di Soggiorno: La consulta del Turismo la boccia

Alla tassa di Soggiorno si sono opposti gli operatori turistici chiamando in causa il Ministro Michela Brambilla…

Ancora non è stato deciso nulla per quanto riguarda la questione “Tassa di soggiorno”, ma albergatori, ristoratori, gestori di campeggi e villaggi e agenti di viaggio dell’Emilia Romagna guardano avanti sulla possibile tassa applicabile dai Comuni.

La nuova imposta proposta dal Ministro Calderoli è ancora nella bozza del decreto legislativo sul Federalismo municipale e deve ancora essere approvata. Durante la Consulta del Turismo di ConfCommercio Emilia Romagna, dove hanno partecipato Federalberghi, Faita, Fipe e Fiavet si è scritto su carta la bocciatura della nuova tassa perchè danneggerebbe soltanto imprenditori e turisti.

Gli operatori turistici di fronte a questa nuova imposta chiedono al Ministro Brambilla “come si vorrà promuovere la destinazione Italia, se poi per il turista la vacanza diventa anche una tassa…”. Oltre al Ministro Brambilla si chiede anche un presa di posizione decisa al presidente della Regione e assessore regionale del Turismo, Vasco Errani, per tutelare le imprese e il settore turistico.

La proposta della Consulta del Turismo è quello di utilizzare gli introiti derivanti dalla leva fiscale dell’Iva trettenendone una parte per reinvestirla sul territorio.

Nelle città di Rimini e Riccione, si trovano in disaccordo sulla questione, dove Antonella Beltrami, attuale assessore al bilancio di Rimini è favorevole all’imposta anche se il suo mandato scadrà in primavera, mentre il sindaco di Riccione, Massimo Pironi è contrario e spinge sulla proposta della Consulta per utilizzare gli introiti derivanti dall’Iva visto che già il settore turistico sta diventando sempre più competitivo…