Nuove Regole per avere la pensione per il 2011
Molte le novità per il 2011 riguardo le leggi per percepire le pensioni. Dal primo gennaio 2011 sono cambiati i requisiti.
Dai dati Istat si può vedere un andamento del lavoro molto interessante , dove il lavoro dipendete sta calando, mentre quello indipendente aumentando. I dati fino al mese di Ottobre 2010 mostrano un calo di 246 mila unità di lavoratori dipendenti, mentre un aumento di 40 mila unità di lavoratori indipendenti se rapportati allo stesso periodo del 2009. Una propensione imprenditoriale in aumento, dove nei primi 11 mesi del 2010 si sono registrate 79mila imprese dove il saldo risulta essere positivo fra attività cessate e avviate (rispettivamente 381.535 e 302.937).
Ecco le novità riguardo le pensioni 2011
Finestre
Le finestre fisse che stabilivano la decorrenza delle pensioni, non esisteranno più, ma ci saranno le finestre mobili che saranno calcolati in base a ogni singola persona. Le vecchie finestre rimangono valide per chi ha maturato i requisiti entro il 31 dicembre 2010.
Le quote
Per il calcolo si sommano l’età anagrafica e l’anzianità contributiva, dove dal primo gennaio 2011, i valori sono cambiati. La quota ora è di 96 e l’età minima non inferiore a 60 anni per i lavoratori dipendenti, mentre per quelli autonomi la quota è 97 e l’età minima 61. Già nel 2013 le quote e l’età minima saranno alzati tutti rispettivamente di uno.
Lo slittamento
Chi sarà in possesso dei requisiti di età e di contributi, dal primo gennaio 2011 potrà avere una finestra unica e personalizzata dopo 12 mesi dalla maturazione per i lavoratori dipendenti o pubblici, mentre 18 mesi per il lavoratore autonomo o parasubordinato.
Le esclusioni
Saranno escluse da queste norme: le lavoratrici soggette alla sperimentazione prevista (2008-2015), che hanno 35 anni di contributi e 57 anni di età per dipendenti, 58 anni se autonomo e abbiamo scelto di adottare il metodo di calcolo contributivo.
Pensioni minime
Con il nuovo anno le pensioni minime, assegno sociale e pensione sociale aumentano di 7 euro arrivando così a 460,97 euro.
Contributivo e retributivo
Dal Gennaio 1996 era stato introdotto il metodo di calcolo contributivo. Quindi chi avrà maturato 18 anni di contributi in data 31 Dicembre 1995 adoterrà il metodo retributivo (più vantaggioso), mentre chi avrà maturato meno di 18 anni ci contributi dovrà calcolare la propria pensione in parte con un metodo e in parte con l’altro.
Cumulo
Per i lavoratori dipendenti uno dei requisiti per avere la pensione è che ci deve essere la cessazione del rapporto di lavoro, mentre per i lavoratori autonomi, loro possono continuare a lavorare anche percependo una pensione. Dal primo gennaio 2009 era stato abolito il divieto di cumulo tra redditi di lavoro e pensione. Per questo è stata adottata l’iscrizione alle casse con gestione separata con aliquota contributiva del 17%.