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I mali di stagione più comuni conoscerli ed evitarli

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Quando la stagione invernale è al clou raggiunge il suo picco massimo anche la diffusione di patologie a carico dell’apparato respiratorio.

Le vie aeree alte sono così bersagliate non solo dal virus dell’influenza ma anche dal più comune raffreddore o da un’ampia serie di infiammazioni che coinvolgono orecchie, gola, trachea, bronchi e polmoni. L’incidenza della patologia è determinata soprattutto dallo stato di salute pregresso del malato, dalla sua età e dal suo stile di vita. Tutti fattori che concorrono a determinare l’abbassamento del sistema immunitario e il conseguente insorgere della malattia.

Per ridurre comunque il rischio di contagio è bene seguire alcune regole di prevenzione.

Tra queste l’alimentazione occupa una posizione di primo piano essendo strettamente correlata alla creazione e al mantenimento di difese immunitarie a prova di battere. È importante anche ridurre i livelli di stress, fare una regolare attività sportiva ed evitare il più possibile i luoghi in cui il contagio può essere più frequente come scuole, ospedali o uffici affollati. Tra i “mali” stagionali più comuni il primo in assoluto è il raffreddore che si presenta in genere con una sensazione di oppressione ai seni nasali, starnuti e secrezione di muco dal naso. Questi sintomi hanno una durata che varia da un minimo di due ad un massimo di dieci giorni, ovviamente in relazione alle condizioni di salute dell’organismo.

Nei casi in cui compare anche un aumento della temperatura questa raramente supera i 38°. Se il raffreddore viene trascurato e se le difese immunitarie sono carenti, possono anche presentarsi complicanze che coinvolgono le orecchie causate da infezioni batteriche secondarie.
In questo caso è possibile che il medico somministri degli antibiotici. Spesso si confonde il raffreddore con l’allergia. Sebbene i sintomi siano simili l’allergia a sostanze come la polvere, i pollini o il pelo del gatto si differenzia dal raffreddore poiché si manifesta più volte nell’arco dell’anno a contatto con gli allergeni. In caso di allergia poi non compare la febbre e la cura è a base di prodotti antistaminici.

Un’altra patologia che si può confondere con il raffreddore è la sinusite. Quest’ultima però si presenta con una sintomatologia molto più lunga rispetto al comune raffreddore e si manifesta, oltre che con una forte congestione nasale, con un diffuso dolore ai seni nasali, paranasali e frontali.
Nei casi di sinusite cronica, che si cura con fumenti e farmaci decongestionanti ad azione locale, possono comparire anche sintomi secondari come mal di testa, dolori ai denti e senso di oppressione agli occhi.

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