Diete per dimagrire: dieta mediterranea, zona, macrobiotica…
Se il peso accumulato durante le vacanze supera le aspettative è bene agire in fretta per recuperare la forma quando si è ancora in tempo.
Una dieta “seria”, oltre a sgonfiare e depurare l’organismo dalle tossine, ha la funzione di sciogliere il grasso in eccesso rispettando l’equilibrio fra le sostanze nutritive necessarie all’organismo per il suo funzionamento ottimale.
Le alternative, più o meno di moda, sono davvero tante. Le diete meno indicate, sconsigliatissime da dietologi e nutrizionisti, sono quelle drastiche e monotematiche, grazie alle quali si perde peso in pochissimo tempo ma a causa delle quali si può incorrere in serissimi problemi di salute. Alla larga dunque da regimi alimentari che chiedono di nutrirsi solo di banane o altro per un numero spropositato di giorni, la perdita di peso non può mai andare a discapito della salute dell’organismo.
Una dieta molto gettonata è la “macrobiotica”, che propone uno stile di vita a base di alimenti selezionati e naturali. I vantaggi di questo regime alimentare sono moltissimi, ma è necessario prepararsi con un corso ad hoc e avere a disposizione tempo e denaro.
La dieta preferita dai nutrizionisti più esperti, e non solo, è quella “mediterranea” che prevede il consumo di alimenti inscindibilmente legati alla cultura del nostro Paese. Pasta, olio di oliva, frutta e verdura di stagione, proteine animali e vegetali sono alla base di un regime alimentare seguitissimo in tutto il mondo e che promette benefici soprattutto nel lungo periodo.
Le parole d’ordine nel caso della dieta mediterranea sono moderazione e varietà. Le diete più intelligenti, e forse più efficaci, sono senza ombra di dubbio quelle “lipotrope” o mangia grassi, che basano la loro azione lipolitica sull’abbinamento intelligente degli alimenti.
Come in molti altri regimi alimentari anche in questo caso si prediligono cereali integrali, proteine nobili, frutta e verdura di stagione e si eliminano dolciumi, alcool, condimenti eccessivi e scatolami.
Ma a differenza di altre diete tutto si gioca sul giusto mix fra proteine, carboidrati e grassi.
Rientra in questa categoria la famosissima “dieta a zona” che negli anni ha fatto proseliti in tutto il mondo partendo dalla semplicissima regola del ’40-30-30’. In base a questa il giusto bilanciamento di nutrienti, per pasto, si avrebbe assumendo il 40% di carboidrati favorevoli contenuti soprattutto nella frutta e nella verdura, il 30% di proteine basse in grasso saturato, e quindi pesce, bianchi d’uovo e legumi, e il 30% di grassi nobili, contenuti soprattutto nei semi oleosi.