Economia Italia: il 16% del Pil è sommerso…
L’economia sommersa in Italia è pari al 16-17% del prodotto interno lordo, cioè della ricchezza complessiva creata dal Paese, ma sulla effettiva entità del fenomeno “è bene fare un po’ di
chiarezza”, innanzitutto distinguendo tra i vari settori (alcuni “a zero”, come la pubblica amministrazione, e altri ad alte percentuali, come edilizia, agricoltura, commercio), e poi cercando di separare il numero di persone che lavorano nel sommerso da quanto producono.
Così il presidente dell’Istat, Enrico Giovannini, incaricato dal ministro dell’Economia, Giulio Tremonti, di guidare uno dei gruppi di lavoro preparatori alla riforma fiscale, parla del fenomeno sommerso.
Il motivo è molto semplice: se non si trova dove e quanto è il sommerso, non si può neanche tentare di fargli pagare le imposte come tutti gli altri. Il fenomeno, come si sa, è gigantesco e condiziona da sempre l’economia italiana.
“Siamo molto contenti che all’Istat sia stato chiesto di fare il punto della situazione sull’economia sommersa, che non è solo evasione fiscale. È bene fare un po’ di chiarezza”, ha detto Giovannini a margine della presentazione del Global Peace Index, sottolineando che il metodo di misurazione elaborato dall’Istat per l’economia non osservata “è diventato uno standard internazionale”.
I tempi di lavoro del think tank messo a punto da Tremonti, ha proseguito, “son abbastanza ristretti”.
“Noi abbiamo fortunatamente una base informativa ricca che discuteremo con le parti sociali per impostare le valutazioni. Il nostro compito – ha concluso – non è indicare le proposte per ridurre l’evasione, ma predisporre la base informativa per consentire a chi deve prendere decisioni politiche di prenderle”.