Cieco torna a vedere grazie il chip nella Retina
Grazie alla tecnica elaborata da scienziati tedeschi ed inglesi, un cieco ha potuto dire “wow” al suo risveglio…
Senza parole per descrivere cosa stava succedendo a Mika, anzi no Mikka perchè al suo risveglio poteva leggere l’errore che c’era nel suo nome potendo dire che quello scritto era il suo nome, ma sbagliato perchè con una K in meno, ma fatto sta che dopo 10 anni è avvenuto il miracolo.
Alle parole del paziente, gli scienziato hanno esultato “abbiamo ridato la vista a un cieco” e aggiungere una K in più al suo nome è stata una cosa premeditata in modo che il paziente non si fidasse dell’intuito.
Il finlandese Mikka Terho, 46 anni quando è stato portato dal professor Eberart Zrenner, direttore dell’Eye Hospital dell’università di Tubinga per essere visitato pensava di essere una cavia, perchè prima dell’operazione gli era stato detto che gli avrebbero impiantato un chip per curare la malattia e alla sua domanda “potrà ritornare a vedere?”, gli scienziati gli avevano risposto “Forse” come per altri 10 pazienti…
Come funziona il chip nella retina
Il chip serve per curare le persone affette dalla malattia dal nome retinite pigmentosa (RP), dove sono affette almeno 200mila persone. Il chip si colloca dietro la retina e converte la luce che entra nell’occhio in impulsi elettrici per il nervo ottico. Il chip per ora è alimentato da una batteria collegato con un cavo dietro l’orecchio ma che in futuro sarà integrato nella pelle. Così facendo il chip sostituisce le cellule danneggiate della retina con i suoi 1500 sensori posizionati su 3 mm x 3 mm.
Il tempo per l’installazione del Chip è di 6 ore.
Il professor Zrenner spiega che non tutti i pazienti reagiscono allo stesso modo, ma nel caso di Mikka, dai test effettuati per controllare la sua vista sono risultati tutti positivi!