Giudici accusano la Casa Bianca per aver nascosto i reali rischi
La Commissione d’Inchiesta accusa la Casa Bianca sulla questione della catastrofe ambientale della Marea Nera avvenuta il 20 aprile nel Golfo del Messico per non aver subito riportato i reali rischi fin dall’inizio e aver adottato la linea dura solo quando ormai il danno era già fatto…
L’accusa da parte della commissione proprio nominata dal presidente Barack Obama è quella di aver nascosto le reali stime diffondendo una stima di 12 volte inferiori nelle prime settimane.
A scrivere che la risposta alla crisi ambientale da parte del Governo è stata lenta sono i due co-presidenti della commissione Jeffrey Zients e Jane Lubchanco, continuando a sostenere che i reali danni furono nascosti all’opinione pubblica insieme alle analisi degli scienziati sullo “scenario peggiore”.
Nell’accusa alla Casa Bianca, il punto cruciale è quello di aver sottovalutato troppo la situazione guardando troppo con ottimismo l’accaduto nei primi 10 giorni, e quando gli scienziato hanno valutato la gravità della situazione, si sono nascosti i dati sulla gravità della cosa…
La Casa Bianca nega di aver nascosto i dati e che grazie al suo intervento efficace si è riusciti a fermare la catastrofe ambientale più grossa degli Stati Uniti..
Il testo redatto dalla commissione sarà resto pubblico nei prossimi giorni, ma si attesta che la Casa Bianca aveva divulgato notizie sulla stima dei danni 12 volte più basse rispetto alla situazione reale…