Un lavoro da brivido tra i grandi squali toro
Professionalità sangue freddo e tanta passione per gli abitanti del mondo sottomarino
La professione di acquarista è davvero un lavoro da brivido: ogni giorno a contatto diretto con undici esemplari di squali toro e nutrice per pulire i vetri e fare manutenzione all’interno della grande vasca. Non si tratta di una fiction televisiva, ma è di una delle tante attività che vengono svolte nel corso di una normale giornata lavorativa all’Acquario di Cattolica.
Un’attività che richiede professionalità e sangue freddo. Pur sembrando un lavoro difficile e pericoloso per il contatto ravvicinato con gli squali, in realtà non è del tutto così, infatti questi animali, a differenza di ciò che si pensa, più che pericolosi devono essere tutelati. L’impegno dell’Acquario di Cattolica nel far conoscere questi splendidi animali a oltre 250mila visitatori l’anno, serve a sfatare l’ingiusta fama che ricade su di loro. La pulizia delle 100 vasche espositive, il controllo dei parametri delle acque, la preparazione del cibo per oltre 3mila esemplari, sono tutte le attività svolte in prevalenza dietro le quinte, dentro le vasche o nelle aree di riproduzione da dieci acquaristi, ragazzi e ragazze dai 20 ai 30 anni che hanno deciso di lavorare a diretto contatto con squali, pinguini e con tutto il mondo marino dell’Acquario di Cattolica.
Requisiti primari: passione per il mare, coraggio e brevetto da sub, anche se la maggior parte dei ragazzi ha conseguito una laurea in Biologia Marina, Ittiopatologia o Scienze Ambientali
«Un lavoro molto particolare che si impara sul campo facendo stage, esperienza diretta e tirocini, quelli che ogni anno noi organizziamo in collaborazione con diverse Università italiane » ribadisce Stefano Gridelli, responsabile settore squali e tropicali.
Paura? «Paura no, ma consapevolezza di lavorare con animali di grandi dimensioni come Brigitte e che immergendoci nel loro ambiente, dobbiamo interagire con rigoroso rispetto» risponde Alessandra Trappetti.
«Paura no, ma tanta emozione nel trovarmi a un metro da uno dei più rispettabili predatori del mare, poi mi sento sicuro perché mentre lavoro in vasca due colleghi controllano che tutto sia tranquillo alle mie spalle» ribadisce Simone Fuzzi, entrambi, acquaristi del settore squali e tropicali.
La professione di acquarista è davvero un lavoro da brivido: ogni giorno a contatto diretto con undici esemplari di squali toro e nutrice per pulire i vetri e fare manutenzione all’interno della grande vasca. Non si tratta di una fiction televisiva, ma è di una delle tante attività che vengono svolte nel corso di una normale giornata lavorativa all’Acquario di Cattolica.
Un’attività che richiede professionalità esangue freddo. Pur sembrandoun lavoro difficile e pericolosoper il contatto ravvicinato congli squali, in realtà non è deltutto così, infatti questi animali,a differenza di ciò che si pensa,più che pericolosi devono esseretutelati. L’impegno dell’Acquariodi Cattolica nel far conoscerequesti splendidi animali a oltre250mila visitatori l’anno, serve asfatare l’ingiusta fama che ricadesu di loro.
La pulizia delle 100 vasche espositive, il controllo deiparametri delle acque, la preparazionedel cibo per oltre 3 mila esemplari, sono tutte le attivitàsvolte in prevalenza dietro lequinte, dentro le vasche o nellearee di riproduzione da dieci acquaristi,ragazzi e ragazze dai 20ai 30 anni che hanno deciso dilavorare a diretto contatto consquali, pinguini e con tutto ilmondo marino dell’Acquario diCattolica.Requisiti primari: passioneper il mare, coraggio e brevettoda sub, anche se la maggiorparte dei ragazzi ha conseguitouna laurea in Biologia Marina,Ittiopatologia o Scienze Ambientali.«Un lavoro molto particolare che si impara sul campofacendo stage, esperienza direttae tirocini, quelli che ogni annonoi organizziamo in collaborazionecon diverse Università italiane» ribadisce Stefano Gridelli,responsabile settore squali e tropicali. Paura? «Paura no, ma consapevolezzadi lavorare con animalidi grandi dimensioni comeBrigitte e che immergendoci nelloro ambiente, dobbiamo interagirecon rigoroso rispetto» rispondeAlessandra Trappetti.«Paura no, ma tanta emozionenel trovarmi a un metro da unodei più rispettabili predatori delmare, poi mi sento sicuro perchémentre lavoro in vasca duecolleghi controllano che tutto siatranquillo alle mie spalle» ribadisce Simone Fuzzi, entrambi, acquaristi del settore squali etropicali.
Salve….è un lavoro fantastico io ora sto prendendo il brevetto da sub….e sono molto interessato a questo lavoro….ho bisogno di un informazione….con una laurea in geologia o specialistica in geologia marina si può lavorare in acquari o parchi marini??….attendo vostre notizie al piu’ presto….grazie….
Ciao Luigi!
Sono davvero contento che ti interessi questo lavoro..però questo è un sito di informazioni e se vuoi avere questo genere di notizie dovresti contattare proprio uno di questi parchi acquatici, dove nei loro siti quasi sicuramente ci sarà la sezione lavora con noi e un numero telefonico! Penso che se ti interessa molto questo lavoro valga la pena chiamare!
Ti ringrazio….sei stato veramente gentile….mi informerò al piu’ presto….Buona giornata
🙂 Buon Giornata e in bocca al Lupo!
Crepi….speriamo bene….lavorare in un acquario sarebbe un sogno che si avvera…. 🙂