Pisa: niente rintocchi per gli Atei

PISA. I cittadini Atei della città hanno fatto una richiesta all’amministrazione comunale  per regolare i rintocchi delle campane dopo le 20

Nella lettera inviata al Comune, la Uaar (Unione degli atei e degli agnostici razionalisti) precisa che questa non vuole essere un’azione in nome della laicità, ma vuole anche essere una legittima difesa da parte di chi subisce dei disagi dovuti ai rumori di questo tipo, dove le parrocchie abusano sull’uso delle campane.

La richiesta dei tempi e sulle modalità dei rintocchi delle campane sono chiare da parte della Uaar: nei giorni festivi dalle 9 alle 13, dalle 16 alle 20 e nei giorni feriali, gli orari devono essere compatibili con le attività produttive. La lettera in questione è arrivata all’assessore dell’ambiente che convocherà a settembre il consiglio comunale per risolvere la faccenda.

Per il sindaco di Pisa, Marco Filippeschi, questa non è una priorità da affrontare subito, ma se il disagio è reale si troverà una soluzione per portare l’equilibrio.

Durante gli anni sono stati diversi gli episodi che hanno coinvolto parrochi e i rintocchi delle loro campane come nel 2008 in Liguria, dove una insegnante ha avuto il risarcimento di 60 mila euro per aver sopportato le campane per 23 anni e 6 anni prima un altro parroco del Comasco è stato condannato in Cassasione.

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