Las Aguilas: rifugio per sfuggire alla fine del mondo in Messico
Nello Yukatàn in Messico un gruppo formato da una settantina di italiani ha creato un propria vera mini-città a prova di catastrofe prevista per il 2010.
La mini-città del progetto si chiama Las Aguilas ed è costruita su un’area di 800 ettari che è stata acquistata 2 anni fa e creata in pochi mesi. Il progetto è nato dal sogno di una donna appartenente al gruppo e il nome del luogo (Xul) dove è nata la mini-città non è casuale e significa nella lingua Maya “fine”, “finale”. Ad aggiungere il mistero è il fatto che la mini-città è stata costruita vicino ad un insediamento Maya di nome Kiuic.
Per il momento ancora non si sa chi siano gli italiani in questione e si hanno informazioni grazie alla stampa messicana che dopo indagini delle autorità dell’emigrazione e anti-setta che alcuni dei membri del gruppo ha preso la cittadinanza messicana. Dalle informazioni ricevute, Las Aguilas è stata creata da una architetta locale e dispone edifici a prova di catastrofi naturali: radiazioni, inondazioni, terremoti e cambiamenti di temperatura…
Dalle informazioni dell’architetta si scopre che gli italiani del progetto non pensano che arriverà la fine del mondo nel 2012, ma che ci sarà una catastrofe a cui sfuggire da cui proteggersi. Come capo del progetto ci sarebbe una psicologa italiana in ritiro spirituale al momento che a Settembre dovrebbe ritornare nella mini-città per seguire la situazione e che tutto proceda bene.
I “vicini” del posto dicono di aver visto il gruppo pregare tutti i giorni davanti agli alberi in ginocchio e che gli abitanti escano veramente pochissimo dal loro insediamento e il primo cittadino di Xul dice che chi ha costruito tutto deve essere ricco visto le bellissime case che ci sono. Il fatto potrebbe essere un motivo per innescare allarmismo nella psicosi locale.
Xul nelle mappe di Google:
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anche io credo in un cambiamento e sono anni che cerco un posto per andare via entro il 2012 mi piacerebbe avere contatti o altre informazioni
Alla redazione del programma voyager ho mandato questa mail. Buonasera mi chiamo Valerio, vorrei mettervi al corrente di una strana coincidenza. Nonostante la mia età, 35 anni, sono appassionato di un videogioco della Ubisoft chiamato “Assassin’s Creed” costruito su vari episodi, come una saga, e negli ultimi 3 episodi compare alla fine la dea Minerva che parla al protagonista del videogioco, di una antica civiltà evoluta che scomparve migliaia di anni fa e del fatto che nel 2012 si sarebbe scoperta la verità e sarebbe accaduto qualcosa.
Ora, nel vostro servizio sul villaggio di Las Aguilas, nella ricognizione in mezzo alla giungla per riprendere immagini del villaggio, sono state inquadrate delle colonne con delle aquile e una statua della dea Minerva.
Sarà che sono un sognatore, però questa connessione col videogioco della Ubisoft mi ha fatto sussultare e ve ne faccio partecipi perché magari possiate indagare meglio su questi fatti.
Grazie
Cordiali saluti
p.s. il logo della Ubisoft assomiglia molto al buco nero o galassia e di cui avete parlato sempre in questa puntata, di cui i Maya sapevano già l’esistenza. Vedete voi che conclusioni trarne.