La Cina Investe sull’Hi-tech in Italia
Nella Maremma nel prossimo Maggio si potranno vedere circolare i primi autobus elettrici e ha Ottobre dalla Cina arriverà già il primo prototipo dell’elettrobus con le seguenti caratteristiche: avrà un’autonomia di 200 Km per una velocità di 90 KMh.
L’accordo è stato firmato da Rama Spa (azienda di Tpl di Grosseto), M2AP Srl (consulenza ambientale), Shangai Leibo New Energy Auto Technology Co. e Jiangsu Alfa Bus Co.
Con questo accordo Rama diventa partner dei cinesi per introdurre autobus a emissione zero e le aziende cinesi porteranno la nuova tecnologia nel settore trasporti in Italia.
Scendendo in Puglia, troviamo il colosso Cecep (China Energy Conservation & Environment) dove a settembre completerà un investimento da 30 milioni di dollari in impianti fotovoltaici e già si prevedono altri impianti ancora più grandi con investimenti da 120 milioni di dollari il secondo progetto e un terzo da 350 milioni di dollari…
Nel Milanese è stata acquistata Cifa, azienda leader nel ciclo del calcestruzzo da Zoomlion, azienda cinese per la costruzione di macchinari per l’edilizia.
Nel Trevigiano invece i cinesi della società Kinglong che vende prodotti per l’illuminazione, vogliono collaborare con i designer italiani per la creazione di prodotti innovativi in 70 paesi diversi.
Ora la Cina dopo la conquista delle miniere del Continente Nero, la corsa ai terminal portuali turchi ed egizi, lo shopping americano dell’informatica, l’assalto all’automotive (Volvo) e alle grandi commissioni edilizie….. ora anche l’Italia entra a far parte dei progetti del Wto di Pechino.
Gli investimenti in Italia da parte dei cinesi sono in continuo aumento e sono destinati ad impennarsi con le nuove operazioni in atto, dove nell’ultimo anno e mezzo il 15% di player cinesi si è insediato in Italia.
Ci sono aziende che sono assettate della tecnologia italiana, come la meccanica di precisione, dove l’Italia rimane all’avanguardia, come il caso di alcune aziende bresciane e vicentine che in cambio della cessione di alcuni rami aziendali si sono accordati con i cinesi che si appoggiassero a fornitori locali. Ora il know-how viene trasferito anche in campi all’avanguardia a differenza del passato.
Tante altre le collaborazioni di grandi ditte cinesi in diversi settori che si riforniscono con forniture esclusivamente italiane, portando uno scambio fruttuoso da entrambile parti…