Rimini e la tradizione dell’illustrazione grafica dai primi del 900 a oggi

Rimini, capitale del turismo balneare e meta turistica apprezzata da italiani e stranieri, è da sempre parte dell’immaginario collettivo.

Proprio la familiarità che la sua costa e i suoi simboli caratteristici hanno acquisito nel tempo, ha persuaso l’amministrazione comunale la tradizione dell’illustrazione e della grafica pubblicitaria dei primi decenni del secolo scorso, rivisitandola attraverso la fantasia di autori legati alla città balneare.

A partire dall’anno 2000 la sensibilità artistica di creativi eterogenei ha interpretato l’immaginario riminese, traducendolo in colorate affiches che racchiudono l’essenza di Rimini.
Immagini che raccontano il calore, lo stile, la storia e il colore di una città simbolo del divertimento sano, del sole, del mare e di uno stile di vita spensierato.
Tanti i celebri artisti che hanno interpretato Rimini attraverso segni inconfondibili nella storia del costume italiano. Un fil rouge lega queste immagini alle opere di artisti e cartellonisti che hanno interpretato le attrattive di Rimini dall’inizio del Novecento fino ad arrivare agli anni Novanta, con le opere di Ugo Nespolo e Milton Glaser.

René Gruau è il cantore riminese dell’universo femminile nella moda e nella pubblicità, che ha ideato il manifesto per la stagione balneare 2000, seguito nel 2002 dalla reinterpretazione della stessa immagine a tinte cromatiche forti da parte di Ugo Bertotti. Nel 2003 è stato Gianluigi Toccafondo, nato a San Marino, a dare forma all’immagine testimonial della stagione balneare con il suo inconfondibile segno cine-grafico-pittorico. Nel 2004 Milo Manara, collaboratore di Federico Fellini, ha inventato l’opera che ha reso omaggio all’anima notturna di Rimini, l’antagonista delle lunghe giornate in spiaggia, connotata da un fascino ambiguo e ammaliatore.

Nel 2005 il celebre cantautore Lorenzo Cherubini, in arte Jovanotti, ha firmato un disegno che interpreta una percezione giovane, colorata ed energica della capitale dell’ospitalità. Nel 2006 l’immagine è stata affidata alle icone della memoria di Luca Giovagnoli . Alla fotografia d’autore viene affidato il compito di interpretare l’immagine 2008, attraverso il rifacimento creativo di Marco Morosini della ‘grande Erre’ realizzata nel 1929 da Adolfo Busi. L’immagine testimonial 2009 è invece all’insegna della parola, con il gioco ‘Rimini – onde per cui’ della campagna grafica del poliedrico artista bolognese Alessandro Bergonzoni.

Nel 2010 l’immagine del manifesto è stata affidata alla sensibilità artistica di Francesca Ghermandi, autorevole presenza femminile nel campo dell’illustrazione e del fumetto d’autore italiano, che ha inserito, accanto a elementi classici, segni di inequivocabile modernità