La protezione salvavita per i centauri
Da anni il presidente del Moto Club Egna si sta battendo per limitare gli effetti delle cadute dei centauri.
E va dicendo da sempre che le tradizionali barriere metalliche fissate con paletti in acciaio e installate nei punti considerati più a rischio, specie in prossimità di curve e tornanti, sono pericolosissime e responsabili di molte morti. Altro che proteggere. Il motociclista che cade, scivola infatti verso i guard rail sfracellandosi il più delle volte contro i paletti che sostengono la barriera o dilaniandosi fra una barriera e l’altra.All’inizio il suo appello si perdeva ai quattro venti. Ci sono volute le vittime, e molte, per convincere i responsabili dei lavori pubblici della Provincia di intervenire.
E negli ultimi anni, poco alla volta, si è corsi ai ripari installando nei punti nevralgici della viabilità della Provincia di Bolzano, particolari barriere metalliche che terminano fino in basso, quasi appoggiandosi al terreno. I paletti di sostegno poi sono nascosti. In pratica il motociclista incorso nell’errore, capitombola sull’asfalto e in scivolata urta la barriera che è anche parzialmente elastica. Il più delle volte il centauro si salva,pur rimediando fratture e contusioni.
Non solo: c’è anche bisogno di sensibilizzare gli utenti della strada ad una guida più responsabile.
Per questo in 62 punti pericolosi della rete stradale sono stati apposti 124 cartelli che ricordano che la vita è bella.