In Italia ancora indietro con la tecnologia e il Web
L’Italia è al punto che l’etere si sta saturando e la vendita in aumento degli smartPhone rischia di mandare in tilt la linea telefonica. L’Italia era partita veloce con la fibra ottica, ma è anche vero che ora si è piantata facendosi sorpassare dagli altri stati europei…
L’allarme è stato lanciato da Corrado Calabrò, garante per le telecomunicazioni, dall’associazione internazionale Information Communication Technologies e Anitec che rappresenta le aziende italiane del settore.
Per l’Italia è prevista la vendita di 8 milioni di smartPhone per il 2010 (unico prodotto in crescita rispetto alla media europea) mettendo in crisi l’etere. Per ovviare al problema si dovrà assolutamente trovare nuove frequenze con una fonte di guadagno per lo stato di 3 miliardi…
Per quanto riguarda la spesa di 800 milioni per la banda larga messi a disposizione qualche anno fa, quelli sono andati in fumo e ora si attende un accordo fra Telecom e gli operatori con una spinta finanziaria da parte degli enti pubblici per una cifra che si aggira sui 13 miliardi di euro creando anche una occupazione di 250 mila posti di lavoro.
Banda larga e crisi dell’etere sono due punti dolenti per l’Italia e in confronto ad altri stati europei e all’america, gli utenti di internet in Italia sono davvero indietro, e soprattutto le aziende che si perdono una vera a propria fetta di mercato e di produttività che il mondo di Internet potrebbe offrirgli (fattore che oggi come oggi incide del 50%)…
Da noi manca un investimento annuo di circa 12 miliardi all’anno rispetto agli altri stati…